Ieri sono stato uno dei relatori della sessione “Servizi di download e di interoperabilità” della conferenza OpenGeoData Italia, Istruzioni per l’uso. Ero presente in un ruolo che ho vestito per la prima volta in un conferenza: il redattore di TANTO (tra di noi scherzando diciamo “uno dei TANTI” ). E’ stato bello “interpretarlo”.
Della conferenza vi scriverò in un’altra occasione, probabilmente a 4 mani con Sergio Farruggia che invece è stato il moderatore della sessione ”Riuso e feedback per gli enti”. Lo stesso vale per l’intervento che ho fatto, di cui comunque a breve troverete pubblicate slide e registrazione video (insieme a quelle di tutti gli altri).
Voglio invece presentarvi subito e in modo sintetico, un lavoro che abbiamo fatto alcune settimane fa, e che ci ha dato lo spunto per l’intervento presentato a Roma. Si tratta di un lavoro di sottotitolazione e traduzione in italiano di un video semplice, breve ed efficace che illustra cosa sia l’OGC. Un lavoro simile a quello fatto per Geospatial Revolution Project, ma in quel caso ci occupammo soltanto della traduzione. Stavolta invece, a partire da un file senza correlazione tra testi e tempo, abbiamo prima sottotitolato in lingua originale il video, e poi lo abbiamo tradotto. Tutto questo si deve anche ad un bel dialogo instaurato con l’OGC, che ringraziamo anche per i toni e i modi con cui si è rivolto a noi.
Farlo è stato ancora una volta molto divertente. Il risultato è visibile facendo prima click sull’immagine sottostante e selezionando poi “Italiano” tra i sottotitoli.
In ultimo un doveroso grazie anche a Antonio Falciano che è stato essenziale per realizzare il lavoro sul video.
Tag: italia opendata opengeodata
I contenuti potrebbero non essere più adeguati ai tempi!
By Andrea della Peruta on mar 4, 2013
TOTO’ PEPPINO E L’INFORMAZIONE GEOGRAFICA
Ciao, in ritardo ti faccio i miei complimenti per il tuo intervento di giovedì scorso.
Il parallelo tra Totò Peppino e l’informazione geografica è stato esaustivo e intelligente.
Lì eravamo tra persone che di geografia, di dati e di metodologie ne masticano, ma la tua tesi di rendere il dato “libero” alla massa (to people) ha dato una giusta descrizione all’idea stessa di diffusione di conoscenza. Saluti e alla prossima.
By Andrea Borruso on mar 4, 2013
Ciao Andrea,
la prossima volta però salutiamoci. Io non ti ho individuato, perché di te conosco soltanto l’immagine del profilo twitter, e mi avrebbe fatto piacere una vigorosa stretta di mano. Ero pure con un’influenza addosso. Ma andiamo alle cose serie.
Mi fa molto piacere quello che scrivi, e mi da una grande carica per provare a passare dal pensiero all’azione. Non ce la posso fare da solo, né in compagnia dei miei fantastici compagni di redazione. Appena definirò un po’ meglio l’azione che ho accennato a Roma, proverò a coinvolgerti.
Un caro saluto e grazie ancora,
a