31 agosto, 2011 | di Pietro Blu Giandonato in »
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Tassa.li è una interessante startup realizzata da un gruppo di giovani tecnologi, con l’intento di rendere facile la denuncia di esercizi commerciali che non rilasciano il regolare scontrino fiscale. E in un periodo nero come questo, molta gente avrà una gran voglia di partecipare. Grazie a una applicazione disponibile sia per iOS che Android, è infatti possibile in pochi clic geotaggare l’esercizio e riportare la somma dello scontrino non emesso. Il tutto in maniera assolutamente anonima. E questi ragazzi dimostrano di vedere molto lontano, perché presto rilasceranno i dati raccolti in forma totalmente aperta e libera.
Sono geologo, PhD in Geomorfologia e Dinamica Ambientale. La mia attività principale è quella di insegnante di Scienze alle scuole superiori. Da circa 15 anni mi occupo di GIS e di tutto ciò che concerne la geomatica e i dati geospaziali applicati alla geologia e alla caratterizzazione del territorio. Sono stato consulente di numerosi Enti Locali nel campo della Valutazione di Impatto e di Incidenza Ambientale, della costruzione di basi di dati spaziali e della Protezione Civile pugliese come esperto nell’analisi e gestione del rischio idrogeologico. Spesso effettuo docenze e seminari negli stessi settori, sia per conto di enti di formazione che invitato come relatore. Come entusiasta dei social media, negli ultimi anni ho intensificato la mia attività di blogger negli stessi settori dei quali mi occupo per lavoro, ovvero geomatica ed educazione, la mia passione per la tecnologia come strumento per vivere e lavorare meglio è forse il filo rosso che tiene insieme tutti i miei interessi.
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By Cesare on set 2, 2011
L’iniziativa è interessante e lodevole (in particolare visti i tempi), dà evidenza di un fenomeno, ne illustra chiaramente la distribuzione territoriale e l’entità evitando la “delazione”. Purtroppo però mi sembra che i numeri siano poco attendibili in quanto facendo una semplice divisione tra la cifra che indica l’ammontare dell’evaso stimato rispetto alle segnalazioni emerge una cifra media per segnazione troppo elevata. Purtroppo (spero!), tra le segnalazioni vi devono essere dati non reali. In ogni caso complienti per l’idea!
By Pietro Blu Giandonato on set 2, 2011
Anche altri hanno evidenziato come tassa.li possa essere utilizzato in maniera “impropria” – per usare un eufemismo – da parte dei cittadini, ad esempio “vendicandosi” contro un esercente denunciando cifre evase che magari non sono realistiche. Va ribadito che le segnalazioni sono del tutto anonime, sia lato “delatore” che lato “evasore”, poiché gli unici dati che vengono raccolti sono la cifra dello scontrino/ricevuta non emesso, il tipo di esercizio e la localizzazione dello stesso (geotag). Dunque questo spirito di vendetta non avrebbe alcun risultato effettivo.
Per come la vedo io, tassa.li è per lo più un interessante esperimento di “crowdsourcing” che ha come motore la rabbia degli italiani nei confronti dell’evasione, tutto qua. Le cifre, come tu stesso hai sottolineato, lasciano il tempo che trovano…
By Cesare on set 2, 2011
Ciao Pietro
si mi era chiaro che fosse garantito l’anonimato sia del segnalatore sia del segnalato ed è per questo che lo strumento è interessante per evidenziare il fenomeno (vedere una miriade di pallini su una mappa è quanto mai indicativo!), poi se questo possa essere usato come strumento di “vendetta” questa può essere intesa come degenerazione di uno strumeneto di per sè utile. Perde purtroppo di efficacia nel momento in cui le cifre sono poco attendibili e questo è un peccato. Grazie!
By giovanni on set 12, 2011
Complimenti per la trovata, peccato che il problema dell’evasione in Italia non è legato agli scontrini. Un solo Milionario disonesto evade più di tutti i commercianti che non fanno lo scontrino. Loro però magari, non arrivano lo stesso a fine mese!
By Alberto on set 15, 2011
Tutto questo giustizialismo becero e di basso profilo mi mette paura. Siamo ad un passo dal caos!