Archivio per la categoria ‘News’

1 luglio, 2009 | di

I miei siti di ispirazione di web-mapping sono diversi. Nella mia top five c’è sicuramente EveryBlock, perché unisce leggibilità, efficacia, eleganza e attenzione alle buone pratiche (non soltanto dal punto di vista tecnologico).

Risponde ad una domanda “necessaria”: cosa avviene attorno a me?

Sono raccolte essenzialmente tre tipi di notizie:

  • Informazione civica — permessi di costruzione, informazioni sulla criminalità, verifiche sui ristoranti, eccetera. In molti casi l’informazione è già sul web ma è dispersa in database dell’amministrazione difficili di individuare. In altri casi l’informazione viene pubblicata per la prima volta in collaborazione con gli enti pubblici.
  • Notizie — dai principali quotidiani, settimanali locali, TV e radio, pubblicazioni e blog. L’informazione viene classificata geograficamente in modo da evidenziare la copertura mediatica di uno specifico rione cittadino.
  • Divertimento — fotografie relative alle zone coperte pubblicate su Flickr, opinioni sulle attività commerciali recensite su Yelp, annunci di oggetti smarriti/ritrovati su Craigslist e altro.

E’ un servizio disponibile soltanto per alcune città degli Stati Uniti. Questo ad esempio l’URL per New York: http://nyc.everyblock.com/

L’interfaccia è raffinata e semplice allo stesso tempo, ed è notevole il numero di informazioni che trovate raccolte. Qui una lista di quelle del quartiere “DUMBO – Vinegar Hill – Downtown Brooklyn – Boerum Hill”.

Di ciascuno di questi report è possibile averne una visualizzazione cartografica e molto spesso anche un grafico che illustra l’andamento della variabile in oggetto (ad esempio la richiesta di rimozioni di graffiti!). Le città sono esplorabili per quartieri e per CAP.

everyblock

Da oggi il codice che sta dietro EveryBlock è rilasciato in opensource, e già sogno di vederlo in azione per realtà a noi più vicine. Questo è quello che ci troverete dentro:

The main package (probably the thing you’re looking for) is the publishing system, known as ebpub.
Second, the packages ebdata and ebgeo contain Python modules for processing data and making maps.
Third, the packages ebinternal and everyblock round out the code that powers EveryBlock.com. They’re internal tools and are likely not of general use, but we’re including them to be complete.
Finally, ebblog and ebwiki are our blog and wiki software, respectively. Because, dammit, the world needs another Django-powered blogging tool.

Il codice è scritto Python sfruttando il framework web Django. Mi piacerebbe potermici sporcare le mani, ma in Python non vado oltre la dichiarazione di una variabile.

Se qualche lettore di TANTO dovesse fare qualche esperimento, ci contatti subito ;-)

Via O’Reilly Radar.

23 giugno, 2009 | di

Ci sono dei prodotti software, sviluppati con una tale costanza da fare quasi paura; sempre lì dietro l’angolo, pronti a farti fare la fine di Gatto Silvestro. Per me tra questi c’è certamente OpenLayers.

Ieri è uscita inesorabilmente la release 2.8 e come sempre tante le novità. Tra queste:

  • selezione multi-layer per oggetti vettoriali
  • renderizzazione di testo per layer vettoriali
  • supporto per il protocollo WFS
  • numerosi nuovi controlli (tra questi sottolineo il comodissimo GetFeatureInfo)
  • 5 nuovi tipi di layer (ArcXML, XYZ, MapGuide, ArcGIS Server data e ka-Map tiles)
  • supporto per lo snap, in fase di disegno vettoriale

La lista completa la trovate qui.

E’ molto piacevole fare la fine di Silvestro. OpenLayers, come il maledetto Speedy, è costante e sempre presente, e non fa sentire mai solo il “povero” sviluppatore di applicazioni di web-mapping. Grazie mille a tutti gli sviluppatori di questa applicazione ormai celebre ed importante.

4 giugno, 2009 | di

Scopro, grazie al canale di Facebook “GENOVA CITTA’ DIGITALE” e a Francesco Bollorino, questo filmato molto carino. Non aggiungo altro, per la voglia di pubblicare subito la notizia.

Immagine anteprima YouTube

14 maggio, 2009 | di

In questo Blog abbiamo spesso sottolineato quanto sia importante la pubblicazione di dati, che rendano il cittadino più consapevole del mondo che lo circonda. Proprio per questo mi fa piacere segnalare la nascita di MisuraPA – Misurare e decidere:

Il progetto MisuraPA, nasce dall’esigenza di “misurarsi” con i cittadini. Quanto è efficiente la pubblica amministrazione e cosa restituisce ai cittadini-contribuenti in termini di servizi, risposta ai bisogni, creazione di valore, è un qualcosa che si può misurare. Gli osservatori istituzionali rilevano una serie amplissima di aspetti di servizio della PA che MisuraPA raccoglie in un’unico luogo, in modo da dare una vista complessiva, anche se sintetica, delle perfomance della PA.

Viene fornita la possibilità di misurare l’efficienza dell’amministrazione pubblica, aggregando i dati per regioni d’Italia secondo dieci indicatori (per dieci settori di policy):

I dati così aggregati sono esportabili in formato CSV e PDF. Qui sotto un report d’esempio sul settore “Ambiente ed Energia – Misura raccolta differenziata”.

misurapa

Il sito è corredato da metainformazioni, e per ogni “misura” è prevista la voce “cosa rappresenta e come è  calcolata” (qui per la Raccolta differenziata).

Se verrà “alimentato” e gestito con continuità, sarà uno stimolo sia per il cittadino che per le pubbliche amminstrazioni. Noi di TANTO ne seguiremo gli sviluppi.

6 maggio, 2009 | di

E’ di qualche settimana fa il lancio dell’ultima versione dell’ottimo – sebbene ostico e agnostico – GIS olandese, che compie ulteriori piccoli passi avanti riguardo alcuni dei punti deboli che da sempre lo caratterizzano:

  • migliorata l’integrazione con le librerie GDAL, nelle precedenti versioni parecchio instabile, fondamentale per aprire ILWIS al resto del mondo;
  • garantito ora l’accesso anche a database Postgres/PostGIS;
  • miglioramenti anche al modulo SEBS, a mio avviso uno dei punti di forza di ILWIS, anche se poco conosciuto ai più.

Altre importanti novità riguardano gli sviluppatori:

  • ILWIS è ora a tutti gli effetti un progetto MS Visual 2008, con i suoi pro e i suoi contro;
  • la GUI (la faccia) e gli algoritmi funzionali (il cervello) di ILWIS sono stati completamente disaccoppiati, in tal modo sarà possibile scrivere più facilmente plugin per estenderne le funzionalità, così come sviluppare applicazioni server-side.

Ci ho giocato un po’ in questi giorni, per verificarne le funzionalità soprattutto sull’interoperabilità, e se da un lato ho riscontrato un effettivo miglioramento della performance riguardo l’importazione di dati esterni via GDAL (rimangono in realtà alcune “minor issues”), dall’altro ci sono ancora parecchi problemi sul modulo WMS, che purtroppo fa cilecca con tutti i server che ho provato. Solo con il solido JPL/NASA ILWIS riesce a leggere per lo meno il catalogo, ma poi non è in grado di caricare nessun layer.

Peccato, di strada da fare ce n’è ancora tanta sull’interoperabilità per ILWIS. Il problema è che è proprio su questo ormai che si gioca il destino di un GIS. Sono passati da anni i tempi durante i quali chi sviluppava software si poteva permettere di mantenere formati proprietari, fregandosene di ciò che accadeva nel resto del mondo. Chi è partito prima ha vinto la battaglia (vedi ESRI con gli shapefile e AutoCAD con i dwg).

Oggi anche i progetti OS più giovani, come uDIG o gvSIG, la prima cosa sulla quale hanno lavorato è proprio l’interoperabilità: garantire la lettura degli shapefile (e aggiungerei anche ecw, ma parlarne è delicato perchè non è standard aperto) è il minimo richiesto a software che debuttano nel mondo difficile dei GIS.

E’ per questo che i vari IDRISI, OSUMAP (si vabbè), GeoMedia (mi perdonino i suoi fan), e altri software o si sono estinti naturalmente, o li usano una decina di persone nel mondo, sebbene abbiano contribuito a fare la storia dei GIS (dategli un’occhiata, ne vale la pena).

Ma io personalmente credo in ILWIS, ci sono legato da quando ho cominciato a muovere i primi passi nella geomatica – quasi 15 anni fa – e sono convinto addirittura che i suoi algoritmi possano essere alla pari di quelli di GRASS, ciò che gli manca è però la capacità di parlare al resto del mondo… interoperabilità e WMS, basta formati proprietari. Mica poco!

Ma… si… può… fare!!!


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