Ho molto pensato se scrivere o no queste poche righe, perché potrebbe sembrare che lo facessi per “sponsorizzare” un progetto che a me piace; alla fine ho deciso che in ogni occasione ci sono i maligni e quelli in buona fede e così vi invio queste mie considerazioni, pensando che apparteniate alla seconda categoria.
Sono più di tre anni che uso geopaparazzi, cioè fin dalla sua nascita con i suoi bachi e i suoi problemi. Mi sento onorato di aver contribuito allo sviluppo di questo software, sia pure in modo passivo, nel senso che non ho scritto neppure una linea di programma ma ho testato il software in lungo e in largo per i miei bisogni di turista fai da te.
Due anni fa, durante una vacanza in un’isola greca con mia moglie, seguendo con la cartina del luogo un sentiero segnato male ci siamo persi.
Erano le tre del pomeriggio e c’era il sole, ma … fortunatamente avevo scattato molte foto e aiutandomi un po’ con le immagini e un po’ con il ricordo dell’orografia del luogo riuscimmo, per altra via e con tre ore aggiuntive, a ritornare al luogo di partenza. Mi dissi: mai più dovrà ripetersi un caso analogo!
E da quel giorno geopaparazzi mi segue ovunque.
Vi scrivo alcuni accadimenti banali, ma credo significativi, per far capire ai vostri lettori eventualmente interessati come sia utile questo strumento.
- Mia moglie ed io per i nostri viaggi ci affidiamo regolarmente al sito booking.com. Di solito sono abbastanza precisi, ma… vi lascio intendere dalla email che mia moglie ha mandato al sito durante le vacanze:
“Gentili Signori, siamo utenti di booking.com e abbastanza soddisfatti del servizio che viene riservato. Tuttavia abbiamo un’osservazione da fare: essendo dotati di GPS per rintracciare agevolmente la struttura dove andremo a pernottare, abbiamo rilevato che le strutture alberghiere a Kalymnos -vedi hotel Panorama- ed a Astypalaia -vedi studio Ixthioessa- ma anche altre di cui abbiamo verificato la posizione (vista mare studios: sulla vostra mappa è segnalato in collina ed invece è a un centinaio di metri dal porto), sono segnalate nelle vostre mappe a distanze variabili da 500 a 1000 metri rispetto alla posizione reale. E’ importante che le coordinate GPS corrispondano alla posizione reale della struttura perchè è anche in base alla posizione della stessa che si fa la scelta.
Ixthioessa ad Astypalaia: sulla Vs. mappa: lat 36.54874 lon 26.35278 a noi risulta lat: 36.54978 lon: 26.35557
Vi chiediamo di verificare e rettificare le posizioni.
Cordiali saluti luciana a.”
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Quest’estate ero a cercar funghi con un gruppo di amici; all’ora di tornare alla base l’opinione sulla via del ritorno da prendere non era esattamente condivisa: alcuni dicevano “di qua” altri “di là”. Prendemmo una delle due direzioni e, fatti pochi metri, il mio amico geopaparazzi mi mostrò che la direzione era sbagliata. Ovviamente la rettifica fu immediata e alcuni amici si mostrarono interessati a quello strumento.
- Ero in ferie con mia moglie a Barcellona (ebbene sì, sono spesso in giro perchè sono in pensione da dodici anni ormai) per la prima volta, e visitando la città è difficile rendersi conto di quanto passi velocemente il tempo se non quando si accendono le illuminazioni stradali e improvvisamente ci si sente sperduti. Naturalmente in una città non c’è rischio di perdersi (taxi e indirizzo dell’albergo risolvono tutti i casi) ma l’idea di vedere anche aspetti della città notturna ci piaceva e così ci permettemmo una serata tarda in luoghi qualsiasi con la certezza che geopaparazzi ci avrebbe riportati a casa. In albergo mia moglie mi disse “regala 50€ per una pizza a chi ha sviluppato quel marchingegno (proprio così disse: marchingegno!)” e così feci: non succede spesso che una donna apprezzi così apertamente certa tecnologia ….
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Un amico camminatore con poca esperienza delle montagne del meranese mi chiese un giorno di indicargli un bel percorso in alta quota. Stavo per raccontargli una delle mie gite, quando mi venne l’illuminazione. “che cellulare hai?” gli chiesi. Mi fece vedere un HTC. “Magnifico” dissi. E gli spiegai come scaricare Geopaparazzi, come vedere i percorsi in Google Earth, ecc. ecc.. “Ti manderò via e-mail le istruzioni per usare quel software insieme al file del percorso che stavo per raccontarti. Se avrai problemi, telefonami”. Ci lasciammo così e gli inviai quanto promesso. Era un mercoledì (lo ricordo perchè la storia è recente) e il lunedì successivo mi arrivò una sua e-mail carica d’entusiasmo sia per il luogo visto che, soprattutto, per la semplicità con cui aveva potuto seguire il percorso.
Potrei raccontare ancora per molto, ma credo di aver superato il limite di tolleranza di ogni buon lettore “scientifico”.
Nel frattempo il mio hardware si è evoluto. L’HTC era troppo lento e spesso “crashava” per la mia impazienza a spostare le mappe sul monitor. In giugno 2013 mi sono regalato un Samsung Galaxy Note2 N7100: una bomba!!! Ci ha accompagnati ad Astypalea (Grecia) senza un attimo di incertezza. Sarà la ns. guida fino a quando… non sarà diventato troppo lento anche lui.
Ci sono ancora alcune cose che mi piacerebbe veder fare a geopaparazzi ma mi rendo conto che non posso sempre chiedere e mai dare. Sono sicuro, tuttavia, che l’autore di geopaparazzi continuerà, come nel passato, a curare lo sviluppo e la manutenzione di questo software che ormai chiamo “geofriend” e prima o poi i miei desideri saranno esauditi perchè saranno diventati necessità per molti.
Per finire un consiglio ai turisti fai da te: è sempre bene viaggiare anche con una cartina della zona, oltre che con geopaparazzi: qualche volta batterie e/o satelliti giocano brutti scherzi…
Grazie per l’ospitalità sul Vostro guest post e per la vostra attività su TANTO.
Tag: geopaparazzi
I contenuti potrebbero non essere più adeguati ai tempi!
By gborruso on nov 11, 2013
Questo post del primo ospite di TANTO mi ha convinto: Ma un geopaparazzi per BlackBerry ancora no? Non ditemi che devo svilupparmelo!
By Andrea Antonello on nov 11, 2013
Ciao Giuseppe, geopaparazzi e’ nato come strumento open source e si e’ sposato da subito con un ambiente open quale Android. E’ un po’ questo il motivo per il quale non e’ arrivata la versione IPhone, Windows Phone e Blackberry (oltre al linguaggio di programmazione di Android, particolarmente apprezzato dall’autore dell’applicativo ). Sarebbe bellissimo pero’ avere una versione di geopaparazzi per tutti i sistemi operativi mobili.
Piccola nota a margine: oggi mi hanno fatto sapere che il progetto OWGS, creato per il disaster management in Giappone, e costruito su Geopaparazzi, ha vinto un premio dal ministero, il “Densi-Kokudo award 2013″.
PS: Google translate e’ molto utile in questo caso
By Andrea Borruso on nov 12, 2013
Caro Andrea,
proprio stamattina mi è caduto sotto il naso questo post http://goo.gl/JbY8yI e in particolare questo forum http://goo.gl/hxVfyX intitolato BB10 Android App Sideloading.
Magari sai già tutto, ma se non fosse così, proverei ad approfondire, perché l’utente Blackberry è secondo me un tipico utente Geopaparazzi.
Ne approfitto per un benvenuto ufficiale a Giancarlo e per un saluto a Giuseppe
By Andrea Antonello on nov 12, 2013
Beh, Andrea, questa notizia, a me completamente ignota, e’ una bomba!!! Ho visto che ci sono vari tutorial… se trovo un crash test dummy che mi supporta nel testing dell’applicazione convertita, nelle prossime settimane ci provo. Giuseppe, tu che BBerry hai?
By gborruso on nov 12, 2013
Ho creato un piccolo ‘caso’ e un po’ mi sento in colpa un po’ sono contento Vi ringrazio per tutti i feedback – e ovviamente geopaparazzi è una bellissimi applicazione (e già il fatto che non sia nata subito per iPhone me la rende già più simpatica).
Proverò a smanettare anch’io su Crackberry e vedere se vi trovo qualcosa di utile. Io ho un BBerry Q10 (tastiera fisica e schermo touch) di cui sono felicissimo e addicted (sta peggiorando i rapporti con i miei familiari…).
Giuseppe