23 giugno, 2009 | di

Ci sono dei prodotti software, sviluppati con una tale costanza da fare quasi paura; sempre lì dietro l’angolo, pronti a farti fare la fine di Gatto Silvestro. Per me tra questi c’è certamente OpenLayers.

Ieri è uscita inesorabilmente la release 2.8 e come sempre tante le novità. Tra queste:

  • selezione multi-layer per oggetti vettoriali
  • renderizzazione di testo per layer vettoriali
  • supporto per il protocollo WFS
  • numerosi nuovi controlli (tra questi sottolineo il comodissimo GetFeatureInfo)
  • 5 nuovi tipi di layer (ArcXML, XYZ, MapGuide, ArcGIS Server data e ka-Map tiles)
  • supporto per lo snap, in fase di disegno vettoriale

La lista completa la trovate qui.

E’ molto piacevole fare la fine di Silvestro. OpenLayers, come il maledetto Speedy, è costante e sempre presente, e non fa sentire mai solo il “povero” sviluppatore di applicazioni di web-mapping. Grazie mille a tutti gli sviluppatori di questa applicazione ormai celebre ed importante.

4 marzo, 2009 | di

Oggi è un giorno ricco di segnalazioni ;-)

La Fondazione Bruno Kessler, Centro per l’Information Technology, Progetto FreeIT, d’intesa con la Community Italiana della OSM-Foundation, annunciano il Primo Meeting Nazionale del Progetto OpenStreetMap Italia, che si svolgerà a Trento il 5 e 6 giugno prossimi, nella sede della Fondazione Bruno Kessler, in Via Sommarive, 18 – Trento.
L’evento rappresenta la prima occasione d’incontro per la comunità italiana che contribuisce ad OpenStreetMap (OSM). OSM è un’iniziativa internazionale volta a creare e sostenere un processo organico di raccolta e messa a disposizione in rete di conoscenza e dati georiferiti di interesse pubblico. L’appuntamento di Trento propone una riflessione sui modelli di compartecipazione attiva della cittadinanza, nelle sue espressioni individuali e collettive, alla produzione, distribuzione e fruizione di opere di intelletto in forma digitale.
A tale scopo sono previste sessioni aperte di discussione e laboratorio.

Tutti siete invitati a contribuire sottoponendo vostri contributi e portando vostre esperienze ed idee.

Comitato Organizzatore:
Bruno Caprile, FBK Senior Researcher
Simone Cortesi, Member of the OSM Foundation Management
Markus Neteler, Fondazione Edmund Mach Senior Technologist
Alessandra Potrich, FBK Researcher
Cristina Moretto, FBK Researcher
Micaela Vettori, FBK Relationship Manager
Maurizio Napolitano, FBK Technologist
Alessio Zanol, Land and Environment Engineer
Niccolo Rigacci. FOSS System Administrator
Edoardo Marascalchi

Anche questa potrebbe essere una buona occasione per un viaggio e per incontrare persone.

via Forumigt

9 febbraio, 2009 | di

Flickr, uno dei più famosi archivi fotografici online (definizione restrittiva), è uno dei luoghi dove ho maggiormente riscontrato nel tempo la voglia di “fare” innovazione. Parlo di web semantico, geotagging, folksonomy, metainformazioni, rss e georss, mashup, interoperabilità, web sociale, progettazione di interfaccia, etc.. E’ stato per me spesso un punto di partenza, uno stimolo intellettuale, una scintilla emotiva (ok, mi fermo).

Oggi a conferma di quanto detto, gli sviluppatori di Flickr hanno introdotto il concetto di “vicino” – nearby – in questo fantastico catalogo. Per noi appassionati di sistemi informativi geografici, è un concetto “forte” e debole nello stesso tempo, perché fortemente dipendente dal contesto e non necessariamente riducibile ad una misura.

Recentemente sono stato a Modena, ho fatto delle foto, ed ovviamente le ho geotaggate. Una delle foto fatte, è raggiungibile a questo URL:

Che foto sono state fate nei dintorni nell’ultimo mese? Aggiungerò la parola “nearby” nell’URL:

Posso anche modificare i filtri di ricerca, rimuovere quello legato al tempo, e vedere tutte le foto fatte nella stessa zona ordinate per interestingness (un parametro che in flickr misura la qualità della foto):

filtri presenti nella modalità nearby di flickr

Potrete pure partire da una coppia di coordinate a voi nota, e cercare nearby:

Potrete anche convertire la coppia di coordinate in una stringa di otto caratteri, utilizzando il Geohash:

Se volete seguire gli sviluppatori di Flickr, questo è il loro Blog.

7 febbraio, 2009 | di

OpenStreetMap è un progetto che punta a creare e fornire dati cartografici, qualsiasi mappa di strade, liberi e gratuiti a chiunque ne abbia bisogno. Il progetto è stato lanciato perché la gran parte delle mappe che potresti pensare essere gratuite, hanno invece restrizioni legali o tecniche al loro uso, impedendo alle persone il loro uso per scopi produttivi, creativi ed altri.

OpenStreetMap merita l’attenzione di molti di noi; è giunto ad una fase di sviluppo importante, come è evidente nel confronto con Google Maps che vi propongo in basso.

Chi mantiene i server, sta facendo una raccolta di fondi per migliorare l’architettura del progetto ed acquistare nuovi server. Vi invito a fare una donazione, anche piccola, da qui. Il loro obiettivo è arrivare a 10.000 sterline, ed in due giorni sono già arrivati a 9.000.

E’ bello constatare questo affetto.

 

13 gennaio, 2009 | di

Tempo fa avevo buttato GeoCommons nel mucchio delle belle cose da approfondire, e come spesso mi accade presto l’avevo dimenticato. Ma ecco che Andrea e Gerlando in due loro precedenti articoli [1,2] si son messi a giocarci, e mi hanno dato l’impulso per sporcarmici le mani pure io.

GeoCommons è un formidabile mashup messo su da FortiusOne, che si pone due obiettivi principali. Il primo è quello di mettere a disposizione degli utenti – con conoscenza anche nulla o quasi di GIS e cartografia – uno strumento di costruzione di mappe semplice ed efficace. Il secondo è quello di realizzare un grande repository di dati geografici generati dagli utenti stessi e liberamente utilizzabili con licenza Creative Commons.

GC_eventi_sismici

Ma cosa permette davvero di fare GC? Certamente non si tratta di un ambiente GIS propriamente detto, con il quale sia possibile creare mappe complesse e articolate, con la possibilità di usare layer raster e uno styiling avanzato di quelli vettoriali. Lo scopo di GeoCommons è infatti quello di “realizzare analisi visuali mediante mappe; consentendo a utenti privi di conoscenze tecniche di visualizzare dataset multipli, raggiungere conclusioni, prendere decisioni e risolvere problemi senza far ricorso ai GIS”.

GC_point_styleCon Maker! – il map builder di GC – è possibile, previa registrazione, creare mappe partendo sia da dati presenti sul repository GC – messi a disposizione da altri utenti – che propri, importabili nel proprio account come shapefile, come foglio di calcolo CSV oppure KML. Buona norma sarà taggare i dati con termini che ne descrivano contenuto e zona geografica, in maniera tale da renderli facilmente rintracciabili da altri utenti. I dati caricati dovranno essere rigorosamente in WGS84, poichè GC non supporta la riproiezione al volo. Finder! è invece semplicemente il motore di ricerca del data repository di GC.

Come detto, GeoCommons non è un GIS ma fa bene il suo lavoro. La semplicità di utilizzo e dello styling dei dati vettoriali ne fanno strumento efficace per rappresentare essenzialmente dati di tipo quantitativo (statistici, grandezze fisiche, eventi), ma non certo di tipo qualitativo (litologia, uso del suolo, vegetazione). Lo styling dei dati è infatti basato su simboli o colori graduati, con in più la sola possibilità di scegliere cerchi o quadrati per i punti, 5 stili per le linee e 5 palette di colori per i poligoni. Oltre naturalmente a poter impostare la trasparenza per tutti i layer.

I dati di base – con i quali poter dare senso ai nostri – derivano tutti da Google e si può scegliere tra strade, satellite, ibridi, terrain oppure un bello sfondo monocolore.

Insomma, costruire mappe con GeoCommons è davvero semplice, e sebbene lo styling dei dati possa apparire limitato a un primo approccio, in realtà viene messo a disposizione lo stretto indispensabile per ottenere mappe di chiara ed efficace lettura.

Inutile dire quanto GC sia perfetto per avvicinare un gran numero di persone alle mappe e alla rappresentazione spaziale dei dati tipicamente descrittivi. E allora perchè non lanciare da qui un bel GeoCommons contest per chiamare alle arti cartografiche i frequentatori di TANTO?

L’esempio l’abbiamo dato Andrea e io stesso, lui con l’articolo “La Geografia Giudiziaria: la realizzazione di una mappa… per iniziare” del novembre scorso, mentre io mi sono cimentato in una semplice mappa nella quale viene mostrata l’attività sismica a livello nazionale, così come gli eventi registrati a livello mondiale dalla rete sismica italiana. I dati li ho recuperati dall’INGV, per i dettagli date un’occhiata al post nella quale l’ho pubblicata in precedenza, sul mio tumblelog loscioccoinBlu. Il webgis dell’INGV è ben fatto, ma riporta solo gli eventi degli ultimi 90 giorni. Io ho intenzione di tenere aggiornata la mia mappa su GC mensilmente, in modo tale da costruire un repository dei terremoti nel tempo, con tanto di dati pronti per essere scaricati e utilizzati in qualunque maniera e contesto da chiunque.

E allora sotto con le vostre mappe! Pubblicatele come commento a questo post, e tirate fuori il Piri Reis che è in voi al grido di “Yes We Map”!

Qui di seguito un elenco – ovviamente non esaustivo – di alcuni link dai quali è possibile scaricare dati per costruire le vostre opere. Invito chiunque a segnalarne di nuovi.

[1] Fare sorridere una tabella, o di quanto siano belli i grafici
[2] La Geografia Giudiziaria: la realizzazione di una mappa… per iniziare


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