8 ottobre, 2012 | di

Da poco ho acquistato a 150€, in modo molto fortunoso e non ripetibile, il meraviglioso Nexus 7. I tablet sono (per me) principalmente degli strumenti di lettura; da quando ne ho uno, ho apprezzato sempre di più le applicazioni a questo dedicate. Lo facevo già dal mio smartphone Android, ma farlo sul tablet è un altro mondo. Sia per le maggiori dimensioni dello schermo, che per la progettazione delle GUI che sfruttano in modo creativo e efficace lo spazio in più.

Leggere è un’attività bella e necessaria, alla quale cerco di dedicare più tempo possibile. La lettura di sorgenti web tipicamente passa da un browser, ma non sempre è piacevole farlo: caratteri piccoli, colori sbagliati, troppa distrazione dovuta a pubblicità o ad articoli correlati, finestre di pop-up, musichette che partono in modo inspiegabile, ecc. Da tempo per fortuna esistono diversi modi per superare questo tipo di ostacoli (prima o poi il geek in blu ci farà un post) e una di queste è Google Currents. Si tratta di un’applicazione di lettura per dispositivi Android, per iPadiPhone per sfogliare, leggere e condividere i contenuti provenienti da numerose pubblicazioni web e presentate in un formato rivista sfogliabile. E’ possibile inoltre trasformare le iscrizioni su Google Reader o qualunque blog o feed che seguiamo in una edizione simile a una rivista, con un testo molto leggibile e riposante per gli occhi e senza la presenza di contenuti accessori che potenzialmente potrebbero distarci.

Google ha reso disponibile anche uno strumento per chi (come noi) pubblica contenuti, che consente di inserire i propri prodotti nell’archivio delle fonti disponibili su Currents, e di personalizzare un po’ la struttura e la veste grafica della rivista di output. Noi lo abbiamo usato e per aggiungere TANTO basterà – una volta installata l’applicazione – aprire questo URL in un browser e seguire le semplici istruzioni a video.  Una volta inserito lo vedrete elencato tra le vostri fonti.

Per leggerci basterà fare click sul nostro logo,  si aprirà la prima pagina della rivista, e sarà possibile sfogliarla con un dito sullo schermo del vostro terminale. Alla prima apertura verranno visualizzati gli ultimi articoli pubblicati, con una vista a griglia con in evidenza i titoli, un’eventuale immagine in evidenza, e (quasi sempre) una porzione del testo del post.

Il bello è però a mio avviso il singolo articolo, impaginato in modo da rendere la lettura molto gradevole e scevra da distrazioni.

Tutto questo è possibile grazie a formati standard di pubblicazione come quello degli RSS, e a motori di publishing come WordPress. Averli alle spalle ha reso la pubblicazione di TANTO su Google Currents una cosa semplice e rapida; per fortuna si tratta di strumenti a disposizione di tutti.

Buona lettura!

 

19 gennaio, 2008 | di

Gerlando è uno degli autori di questo Blog, è per meglio dire l’autore del post che ha portato più visite a TANTO in questi ultimi mesi: “smart2go: le mappe della tua città sul tuo telefonino (Nokia)“.

Con Gerlando condividiamo molte cose e tra queste le letture che facciamo tramite il nostro lettore di feed RSS preferito: Google Reader. I feed RSS li uso per varie cose, soprattutto per tenermi aggiornato. Ho selezionato alcune fonti di informazioni per me significative e le seguo giorno per giorno; il risultato è uno speciale giornale che contiene soltanto le notizie che “preferisco”.

google_reader_shared Google Reader aggiunge ai tradizionali RSS reader una funzione in più: la condivisione di una lettura.

Leggo ad esempio un interessante articolo, e ritengo sia utile condividerlo con qualcuno: con un collega di lavoro, con un amico, con mio fratello, etc. A quel punto clicco sul tasto Share (Condividi nella versione italiana dell’interfaccia) e quell’articolo verrà inserito nell’elenco delle mie letture condivise. A partire da questo elenco vengono generate una semplice e leggibilissima pagina web, ed un feed RSS.

Io ho tra le mie fonti RSS proprio il feed degli articoli condivisi da Gerlando, e tra questi la mia attenzione è caduta su un articolo pubblicato su Digital Lex: “e-Learing: scarica le lezioni online gratuite di Oilproject.org”. E’ un blog interessante che parla di Diritto e nuove tecnologie. Io mi sono scaricato le lezioni su OpenOffice. Il domino è appena iniziato.

Da lì gli occhi mi vanno su Oilproject, “La prima scuola gratuita di informatica online”. E’ stata una bellissima scoperta, in quanto è un sito ricco di materiale didattico disponibile in varie forme: da testi in formato elettronico, a registrazioni audio di lezioni in formato .mp3 liberamente scaricabili. Come tutti i siti che si rispettano, anche Oilproject ha un Blog correlato: Shannon.it.

Per parlarvi di Shannon la cosa migliore è citare gli stessi autori:

Shannon è un altro blog che tratta di tecnologia pubblicando sia articoli tecnici e mirati, sia articoli accessibili al grande pubblico.
Non è la redazione a scrivere articoli e i lettori a commentarli, ma esattamente il contrario.

L’obiettivo di Shannon è stimolare la nascita di discussioni costruttive, ponendo al centro del dibattito i lettori stessi, autori dei post iniziali.

Subito incuriosito dal sito, mi metto un po’ a girovagare e cado su questo interessantissimo post di Lorenzo Perone: “Uilizzi poco convenzionali: divertirsi con Google Earth & Co“. Il cuore del post è un video di circa 30 minuti in cui Lorenzo ci illustra le possibilità che ognuno di noi ha a disposizione utilizzando un GPS, una macchina fotografica, del bel software ed una connessione internet. Gli utilizzi “poco convenzionali” descritti da Lorenzo, richiamano quelli tipici della cosiddetta Neogeography:

  • chiunque può creare una carta geografica
  • un viaggiatore creativo può inserire un’etichetta geografica nelle proprie foto, ovvero farne il geotagging
  • la creazione di mashup
  • la semplicità di utilizzo di strumenti e tecnologie
  • la condivisione di dati e di esperienze

Il video ha un solo difetto, non mostra le operazioni che Lorenzo racconta, ma per fortuna la narrazione è di estrema chiarezza. Ho sollecitato Lorenzo in tal senso, e sta pensando di rimontare il video e renderlo ancora più didattico.

Il video ci avvicina ad un utilizzo più “pieno” di Google Earth, ma anche di altri software meno diffusi ma di grande bellezza. Si parla ad esempio dell’eccezionale alternativa offerta dalla NASA – World Wind – che a mio avviso offre possibilità didattiche molto superiori a quelle di GE. Inoltre World Wind non ha le limitazioni di licenza che invece ha Google Earth (se ne parla nel video).

Il domino finisce con tre spunti che derivano ovviamente dalla visione del filmato:

  • Gpicsync, un software per fare geotagging che sembra molto interessante e ricco di funzioni
  • l’elenco di Software di geocoding presente sul sito di Gpicsync (è sempre un effetto domino)
  • l’utilizzo dei KML Network Link in Google Earth (se tutto va bene, dedicherò un post all’argomento)

La rete alle volte è un mare troppo grande e spesso ci si perde. Quello che a me piace fare è proprio perdermi, e quando ho paura “Arresto il sistema”.

Sitografia:

  1. “Neogeography” Blends Blogs With Online Maps.
  2. O’Reilly Media | Introduction to Neogeography.
  3. The Map Room: Neogeography.

30 aprile, 2006 | di

E’ nato Geoblogger, un aggregatore di geoblog con una caratteristica (anche per me) peculiare: aggregare contenuti provenienti da geoblog che siano scritti in una lingua parlata in Europa.

Le motivazioni sono le medisime di Planet Geospatial, creare un punto di aggregazione per persone interessate alla cartografia, ai GIS, alle geo-scienze in genere e permettere loro di condividere idee ed esperienze.

Come blog italiano, c’è soltanto il mio piccolo blog, ma se desiderate essere inseriti nell’elenco di Geoblogger scrivete a ask[at]geoblogger.eu.

15 febbraio, 2006 | di

Segnalo un’applicazione molto carina da molti punti di vista: What’s up. Si tratta di un’applicazione flash, che posiziona su una carta geografica le notizie “pescate” da diversi newsfeed rrs, nel momento in cui vengono pubblicate. E’ molto bello anche il design dell’interfaccia. Non aggiungo parole, è da guardare.

WHATS-UP.png

7 gennaio, 2006 | di

Da diverse settimane leggo con molto piacere – tramite il mio rss reader preferito – i post pubblicati su Planet Geospatial. E’ un aggregatore dei migliori blog inerenti il mondo dei GIS, che da quindi la possibilità di leggere a partire da un’unica fonte, le ultime notizie pubblicate sui vari siti di cui si nutre (qui il file opml).

E’ una fonte molto ricca di idee e spunti per chi lavora con i GIS o si interessi a questi; interesserà sia chi lavora con applicazioni commerciali che con quelle opensource, ed a mio avviso questa caratteristica è un punto di forza di Planet Geospatial.

E’ basato su un’applicazione che fa appunto da aggregatore di feed: Planet. Potreste ad esempio prendere tutti i feed RSS di tutti i quotidiani online italiani che pubblicano notizie tramite RSS, metterli insieme in unica pagina/feed e pubblicare il tutto (ad esempio potrebbe essere planet.notizieitalia.it).


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