Mancano poco meno di 100 giorni all’inaugurazione della XIV edizione della Conferenza ASITA. Il Consiglio Scientifico della Federazione con questo post vorrebbe aprire un filo diretto con il mondo della Rete, partendo da TANTO e –magari attraverso gli imperscrutabili e imprevedibili legami che si creano nel www- arrivare sulle tante homepage, blog, riviste digitali che compongono la ragnatela della comunità geomatica italiana.
Vorremmo raccontare anche un po’ cosa avviene “dietro le quinte”, un po’ del lavoro svolto dal Consiglio Scientifico (CS) della Federazione, coinvolto, ormai da quasi tre lustri a partire da ogni mese di aprile, secondo un calendario cadenzato dalle classiche deadline e incombenze organizzative. Forse potrà interessare la comunità mettere in risalto qualche dato, qualche notizia, giusto per prendere confidenza con il mondo di ASITA. Approfittando del mio ruolo di presidente pro-tempore di questo organismo e coadiuvato dai miei colleghi, partiremo proprio dalle pagine di TANTO.
Questa è la prima edizione della conferenza curata da un consiglio potenziato e in parte rinnovato nei suoi componenti. Ne abbiamo dato notizia qui. Quello è un primo comunicato in cui abbiamo riportato le motivazioni che hanno indotto le quattro associazioni che costituiscono la Federazione a questa scelta e in cui è espresso un proposito. Questo post è un primo effetto di tale intendimento.
Il programma preliminare della conferenza è stato pubblicato sul sito ASITA e diffuso pochi giorni fa: lo trovate qui.
Riportiamo alcuni dati riguardanti le proposte di contributi tecnico-scientifici pervenuti al CS. In totale sono stati inviati circa 370 abstract. Suddivisi per discipline o macro-temi, circa 85 riguardano argomenti relativi alla topografia e alla fotogrammetria; 65 trattano di temi prettamente cartografici, mentre circa 80 sono relativi al telerilevamento; infine, circa 140 espongono argomenti riguardanti i sistemi informativi geografici. Sono valori che rispecchiano, sia nel totale, sia nella distribuzione appena esposta, quanto già riscontrato nelle ultime edizioni. Naturalmente, sono numeri puramente indicativi della loro distribuzione perché spesso i progetti, gli studi e le applicazioni presentati abbracciano aspetti, tecnologie o comunque nozioni riferibili a più di una disciplina, concorrendo tutti a comporre “lo spazio” dell’Informazione Geografica nazionale.
Immergendoci allora in questo spazio, è forse più interessante portare in evidenza qualche elemento di novità o qualche curiosità emersa dall’analisi della distribuzione per temi. Ad esempio, quest’anno vi è stato un exploit dei lavori relativi alla cartografia storica. Gli studiosi e gli appassionati di questa branca della cartografia, potranno seguire sia una sessione dedicata a questo tema, sia assistere alla presentazione di una ricca esposizione di poster su questo argomento.
Un altro tema per il quale quest’anno si è avuto un incremento significativo di proposte pervenute è quello dell’energia o, più specificatamente, dell’utilizzo della geomatica nell’ambito dell’impiego delle energie rinnovabili: la valutazione del potenziale sfruttabile, l’individuazione dei siti idonei, la gestione delle installazioni, ecc. . Anche per questo argomento, il complesso delle proposte raccolte ha permesso di inserire nel programma sia una sessione orale, sia una poster.
Infine, per concludere questo nostro primo contributo sulla Rete, per la Rete, osserviamo che alcuni temi proposti nel “call for paper”, non hanno ottenuto riscontri. A titolo di esempio, non sono stati presentati lavori riguardanti i Location Based Services, come pure contributi relativi all’integrazione dell’Informazione Geografica con i sistemi Enterprise, oppure applicazioni di Location Business Intelligence. Forse questa osservazione meriterà un approfondimento nei prossimi scritti, chissà, grazie anche a qualche spunto, qualche riflessione inviata dai lettori di questo post.
Vi diamo appuntamento per i primi di Settembre e auguriamo ai fortunati che iniziano le ferie estive… un fantastico agosto.
Il Consiglio Scientifico ASITA
I contenuti potrebbero non essere più adeguati ai tempi!
By Massimo on ago 11, 2010
Finalmente, ho pensato quando ho letto questo articolo. E grazie Sergio, per averci fornito queste informazioni: parlo come rappresentante di un’azienda che opera in questo settore, e che annualmente deve decidere se partecipare o meno come espositore ad ASITA. Da anni chiediamo all’organizzazione informazioni sui visitatori della conferenza: numero (chi lo sa?), aree di interesse, profilo. Informazioni essenziali per chi deve investire nell’evento, e non vorrebbe “subirlo” come si fa con una tassa obbligatoria da pagare ogni anno perché così è se vi pare.
Se uno degli obiettivi del Consiglio Scientifico è, andando oltre le finalità strettamente legate all’organizzazione della conferenza annuale, quello di fare una panoramica del settore (una “fotografia”, come si legge nell’articolo che hai citato), allora questo è solo un primo passo e ben vengano tutte le altre informazioni che vorrai condividere con la rete.
Approfitto per rinnovare una richiesta: per piacere non fatela a numero chiuso, ASITA, pure quest’anno.
Sennò resta la solita convention e, anziché una panoramica del settore, rimane la solita triste foto di gruppo dei soliti noti.
Io dico che bisogna aprire la conferenza a chiunque sia interessato: giovani, professionisti, docenti delle scuole… Facciamo pagare gli atti, facciamo pagare gli sponsor che saranno ben lieti di contribuire al successo di una manifestazione se anziché 370 partecipanti gliene facciamo incontrare mille, diamo gli ingressi omaggio agli espositori così si preoccupano anche loro di mandare in giro gli inviti! Ma vi prego non mettiamo barriere all’ingresso della conferenza, non costringiamo le gentilissime hostess all’ingresso delle sale a respingere chi non ha il badge colorato!
Grazie ancora per questo sforzo di condivisione, Sergio, e avanti così!
By Giovanni Biallo on ago 13, 2010
Ringrazio Sergio per lo sforzo profuso quest’anno, per la prima volta nella storia di ASITA, di fornire informazioni utili a tutti, speriamo non solo prima della conferenza ma anche dopo.
Concordo con Massimo sulla massima apertura della Conferenza a tutti. Sicuramente è un minore introito per la Federazione, ma sicuramente l’efficacia dell’azione, se organizzata in tempo, avrà i suoi effetti positivi. La mancanza di proposte di paper su alcuni argomenti è dovuto, secondo me, al fatto che non sono settori di interesse delle Università, della Ricerca e degli enti pubblici. Gli iscritti alle quattro associazioni vengono essenzialmente da questi ambienti.
E’ necessario andare in altri contesti per sentire parlare di LBS e LBI.