23 maggio, 2006 | di Andrea Borruso in »
Entropia
Sono un geologo marino e nel 1999 ho iniziato con Antonio D'Argenio la vita da libero professionista nel mondo dei Sistemi Informativi Geografici. Nei primi anni - di tanto studio e di poche fatture - è stato fatale l’incontro con MapServer: il web-mapping e le applicazioni web sono diventati due pezzi importanti della mia professione.
Negli ultimi anni mi sono occupato anche di formazione e di recente sono entrato nello strano mondo del telerilevamento di prossimità.
Mi piace molto leggere di GIS, informazione geografica, e neogeography, e parlarne con gli amici che incontro spesso al bar dietro al router.
Attenzione! Questo è un articolo di almeno un anno fa!
I contenuti potrebbero non essere più adeguati ai tempi!
By melina on giu 6, 2006
Sono d’accordo con te. hai fatto bene a pubblicare questo post, al di là del contesto; La memoria è la nostra identità e non dobbiamo permettere che vada perduta.
Un uomo giusto ecco cosa penso di lui. Senza correre il rischio di “mitizzarlo” (rischiando paradossalmente di sminuire la sua figura..) penso che, prima del valore della lotta alla criminalità, ci abbia insegnato che quest’ultima, la mafia per l’esattezza, esiste. La mafia esiste e ci coinvolge tutti.
Mi viene da dire è …cosa nostra. Ridicolo…ma in fondo è questo quello che dobbiamo fare: prendere coscienza e consapevolezza di essere tutti responsabili, coinvolti, di avere tutti un obbligo in questa guerra sotterranea che distrugge la nostra terra, di smetterla di essere riconoscenti e combattere in prima persona. La mafia è cosa nostra. Non dimentichiamo.