18 novembre, 2012 | di in » News

Ricorderete abbiamo già parlato della L.R. 20/2012 “Norme sul software libero, accessibilità di dati e documenti e hardware documentato”. Con Delibera di Giunta Regionale n. 2183 del 31 ottobre scorso la Regione Puglia compie un ulteriore passo avanti, definendo i primi concreti indirizzi verso l’adozione istituzionale degli open data. Il provvedimento parla espressamente di open government e riprende altri due importanti documenti istituzionali, ovvero la “Strategia regionale per la Società dell’Informazione 2007-2013” (approvato con DGR n. 508/2010), e la “Strategia regionale della smart specialization” (approvato con DGR n. 1468/2012).

E’ interessante mettere in evidenza alcuni punti salienti della DGR, nello specifico:

[...] possono già essere avviate le azioni necessarie ad attuare quanto previsto dall’art.6 [della L.R. 20/2010] in materia di “riutilizzo dei documenti e dei dati pubblici”, in quanto sussistono:
- il notevole patrimonio informativo prodotto nel tempo dalla Regione Puglia, dalle sue Agenzie e Società in house oltre che da tutti gli altri soggetti pubblici e privati cui la legge regionale si riferisce;
- la consistenza della quantità di informazioni e documenti già pubblicati on line e disponibili nei diversi portali istituzionali, riferiti sia ad attività ordinarie e ad obblighi di legge che alle scelte operate in materia di Trasparenza;
- l’opportunità data, quindi, di procedere alla creazione della piattaforma dei dati aperti (Open Data) della Regione Puglia e alla promozione delle basi di dati prodotte, come leva strategica su cui puntare per creare nuove opportunità di crescita e trasparenza.
[...]
è invece necessario avviare un processo istruttorio complesso e partecipato per dotarsi del previsto Piano triennale di informatizzazione, che definisca la strategia dell’Ente in ambito informatico e del programma triennale per la promozione di progetti di ricerca, sviluppo e produzione relativi al software libero e all’Hardware documentato.
[...]
Considerato, inoltre
- che è necessario attivare azioni che producano valore aggiunto alla generazione e disponibilità di open data, per sostenerne e diffonderne un utilizzo attivo;
- che bisogna creare i presupposti per la realizzazione di un modello di open government basato sul libero accesso ai dati pubblici e di un acceleratore economico per il territorio,
in particolare:
- integrare la visualizzazione degli open data nel ciclo delle politiche pubbliche (nelle fasi di disegno, implementazione e valutazione) al fine di migliorarne la qualità stimolando l’intelligenza collettiva anche attraverso le proposte commentabili, la modellazione d’impatto, la raccolta di feedback e la valutazione partecipata;
- incentivare le aziende a riutilizzare, anche a scopi commerciali, le informazioni pubbliche e a creare applicazioni innovative basate su questi dati;
- che, quindi, è opportuno avviare prime sperimentazioni, valutarne i risultati e valorizzarne le buone prassi individuate.

Alla Direzione dell’Area Politiche per lo Sviluppo economico, il Lavoro e l’Innovazione viene affidato il coordinamento generale per l’attuazione della L.R.20/2012 e la creazione del futuro portale regionale degli open data www.dati.puglia.it nel quale confluiranno tutti i dati aperti delle strutture regionali (e non solo, si spera). Altra nota di rilievo è l’esplicita adozione della licenza IODL 2.0 sponsorizzata da www.dati.gov.it sebbene non sia ancora stata adottata ufficialmente dalla normativa dello Stato. Si tratta sostanzialmente di una CC-BY.

Infine la Regione Puglia si impegna ad avviare “prime sperimentazioni che puntino a qualificare l’utilizzo dei dati aperti come strumento di open government, attraverso percorsi partecipati” anche dedicati alle imprese innovative e alle startup giovanili che puntino al riuso dei dati aperti e alla replicabilità delle buone prassi.

Attenzione! Questo è un articolo di almeno un anno fa!
I contenuti potrebbero non essere più adeguati ai tempi!

6 Responses to “Regione Puglia e open data: avanti veloce”

  1. By vincenzo on nov 19, 2012

    Pietro io sono molto a favore degli open data e quindi questa notizia è molto positiva.
    Mi auguro che la scelta di cosa pubblicare e cosa no non venga lasciata a chi produce il dato.

  2. By Pietro Blu Giandonato on nov 19, 2012

    Lo spero anch’io, ecco perché il percorso di pubblicazione dei dati aperti deve essere sinergico con il RNDT e il RRDT, a quest’ultimo ho fatto cenno nel mio articolo di appoggio all’iniziativa di TANTO su AlterGeo http://goo.gl/KT5AZ

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