Commenti a: ASITA 2011 vista da un uccellino http://blog.spaziogis.it/2011/11/21/asita-2011-vista-da-unuccellino-2/ le cose che ci piacciono ... Fri, 04 Nov 2016 08:49:24 +0000 hourly 1 Di: Pietro Blu Giandonato http://blog.spaziogis.it/2011/11/21/asita-2011-vista-da-unuccellino-2/comment-page-1/#comment-7437 Pietro Blu Giandonato Tue, 22 Nov 2011 22:54:02 +0000 http://blog.spaziogis.it/?p=4440#comment-7437 Grazie Claudia, che bello vedere quanti “sani contagi” ha generato #ASITA11, al di là della sua ufficialità o meno…

In seguito all’evento, molti dormienti si sono svegliati e già questo val bene gli sforzi fatti. E’ vero, Twitter può diventare “addictive”, ma in maniera intelligente, perché è come se estendesse le nostre capacità comunicative. A differenza di Facebook, che riduce la gente a comunicare da pollai digitali, l’uccellino azzurro crea sinergie. Chi era nei corridoi e nelle salette della Reggia di Colorno, potrà confermare che spesso i twit partivano dopo aver fatto una chiacchierata con qualcuno, oltre che mentre si assisteva a qualche presentazione. Dunque si era realizzata una discussione fatta su più piani, che trascendeva dal luogo in cui erano le persone.

Vabbè, mi fermo qua, ché l’ora tarda mi sta facendo andare oltre il lecito…

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Di: Claudia Spinnato http://blog.spaziogis.it/2011/11/21/asita-2011-vista-da-unuccellino-2/comment-page-1/#comment-7436 Claudia Spinnato Tue, 22 Nov 2011 22:34:55 +0000 http://blog.spaziogis.it/?p=4440#comment-7436 Anche io utente assente/dormiente sto iniziando ad usare davvero twitter da #ASITA11, a un certo punto qualcosa diventa ‘matura’ per entrare nel proprio quotidiano e ci si chiede come si faceva prima!
All’improvviso in pochi giorni i tweet per me sono diventati ‘addictive’: tweetdeck, le liste, gli hashtag, il cicalino dei nuovi messaggi che arrivano, il piacere di potere interagire sui temi più vari in modo snello, conciso con una modalità che non ti estranea da ciò di cui ti stai occupando.
Non è un altro mondo a parte facebook – che non amo – like ma uno strumento che arricchisce in tempo reale la comunicazione su piani diversi.
@Andrea: grazie per l’analisi così chiara che trae spunto da #ASITA11 per mostrarci le potenzialità rivoluzionarie di ciò che abbiamo fra le mani.
@PietroBlu: dai tuoi tweet credevo tu fossi ad #ASITA11 in carne ed ossa…

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Di: Andrea Borruso http://blog.spaziogis.it/2011/11/21/asita-2011-vista-da-unuccellino-2/comment-page-1/#comment-7435 Andrea Borruso Tue, 22 Nov 2011 11:53:12 +0000 http://blog.spaziogis.it/?p=4440#comment-7435 Caro Max, credo proprio che sia come dici tu, era soltanto l’onda che si alzava.

L’effetto di #ASITA11 è comunque stato sorprendente. Non hai idea di quanti utenti dormienti o “assenti” stiano uscendo: dei funghetti!
Uno è anche Enzo Barbieri, che ringrazio di essere passato da qui. Quando ci farà conoscere il suo account utente?

Questo movimento è molto interessante, e da sicuramente gli spunti di cui parla Enzo. Viene voglia di usarlo e di farlo bene.

Un abbraccio,

a

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Di: Massimo Zotti http://blog.spaziogis.it/2011/11/21/asita-2011-vista-da-unuccellino-2/comment-page-1/#comment-7434 Massimo Zotti Tue, 22 Nov 2011 11:44:04 +0000 http://blog.spaziogis.it/?p=4440#comment-7434 Caro Andrea, giusto una precisazione: a mio parere non c’è correlazione tra il numero di tweet e la numerosità dei partecipanti alla conferenza: il terzo giorno infatti è stato di gran lunga meno popolato del secondo, in cui ASITA ospitava un workshop della Regione ospitante.
La crescita rappresentata in quel grafico secondo me è invece legata al circolo virtuoso che si crea grazie al proliferare dei commenti, tanto più se il legame virtuale e lo scambio tra le persone è accompagnato dalla possibilità di incrociarsi fisicamente nei corridoi.

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Di: Vincenzo Barbieri http://blog.spaziogis.it/2011/11/21/asita-2011-vista-da-unuccellino-2/comment-page-1/#comment-7433 Vincenzo Barbieri Tue, 22 Nov 2011 09:31:33 +0000 http://blog.spaziogis.it/?p=4440#comment-7433 Grazie Andrea,
anche da un non utente Twitter per la tua cronaca…
Inoltre grazie ad #Asita11 ho fatto un corso accellerato su twitter (confesso che Massimo e Pietro ci avevano provato ma con scarsi risultati).

Usare twitter, facebook, blog, ecc. dimostra una apertura e voglia di confronto. Se invece si ritiene di dover decidere tutto in autonomia e che l’interazione con il resto del mondo ti fa perdere tempo e potere non userai mai questi stumenti.
Non mi riferisco nello specifico ad Asita ma in generale a tutte le volte in cui c’è la possibilità di confrontarsi.
Questi strumenti di comunicazione possono risultare efficaci solo se il substrato è fertile. Il tentativo fatto quest’anno serve, come giustamente segnalavi, a preparare il 2012.
Come primo risultato mi è venuta voglia di farmi un account su twitter e pensare a un evento “social” per l’anno prossimo in cui tutti possano essere potenzialmente soggetti attivi.
buon volo a tutti…

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Di: Pietro Blu Giandonato http://blog.spaziogis.it/2011/11/21/asita-2011-vista-da-unuccellino-2/comment-page-1/#comment-7432 Pietro Blu Giandonato Tue, 22 Nov 2011 08:47:56 +0000 http://blog.spaziogis.it/?p=4440#comment-7432 Io ormai non posso più fare a meno di Twitter.

Come molti, amo discutere e scambiare idee con altre persone riguardo cose che mi piacciono TANTO. E parlo di contatti reali, occhi negli occhi. La sera con gli amici, o con colleghi durante il lavoro.

Ma Twitter ti consente di farlo in maniera immateriale, anche quando non hai di fronte a te persone in carne e ossa, ma solo le loro propaggini digitali. Non c’è mezzo migliore ad esempio per discutere con gli altri – le rare volte che ho la possibilità di sedere la sera davanti la TV – guardando una trasmissione. Non posso fare a meno di confrontarmi con altri twitterer mentre assisto a #serviziopubblico o #piazzapulita, ancor meglio se entrambi :) . La visione dei programmi si arricchisce di una metadiscussione di una ricchezza incredibile.

Allo stesso modo, non credo possa ormai esserci evento che non abbia associato un hashtag che lo contraddistingua, grazie al quale poter condividere ciò che vediamo, ascoltiamo, leggiamo, e riceverne in cambio altrettante sensazioni e impressioni. Soprattutto per chi, all’evento, non è potuto esserci.

Io infatti a Parma – come del resto lo stesso Andy – non ci sono andato, e forse proprio per questo ci abbiamo tenuto così tanto ad invididuare – e proporre a Sergio – #ASITA11 per la conferenza. Non mi addentro in considerazioni riguardo la risposta che c’è stata nell’utilizzo dell’hashtag e dei twit da parte degli avventori, che del resto ho fatto proprio in quei giorni e trovate assieme a tutti gli altri nell’immaginifico Storify che ha realizzato Andrea. E sarebbe stato bello fosse stato predisposto un hashtag wall che proiettasse la timeline della conferenza su un muro, bastava un PC, un videoproiettore e ovviamente una connessione wifi.

Sono certo anch’io che l’anno prossimo #ASITA12 sarà un successo, non tanto per il numero di twit che ci saranno, quanto per l’incredibile metadiscussione che essi genereranno.

E a mio avviso, non c’è video che possa reggere il confronto di decine di persone coi loro twit, soprattutto se raccontati da un bravo narratore con Storify.

Perciò ci aspettiamo di sentire i vostri cinguetii sempre più numerosi e forti. Non siate timidi, uscite dal recinto di Facebook!

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