Commenti a: Gli open data come opportunità per il Paese http://blog.spaziogis.it/2011/09/22/gli-open-data-come-opportunita-per-il-paese/ le cose che ci piacciono ... Fri, 04 Nov 2016 08:49:24 +0000 hourly 1 Di: #OpenData #Palermo: alcune osservazioni dopo due mesi – Mobilita Palermo http://blog.spaziogis.it/2011/09/22/gli-open-data-come-opportunita-per-il-paese/comment-page-1/#comment-8937 #OpenData #Palermo: alcune osservazioni dopo due mesi – Mobilita Palermo Mon, 04 May 2015 09:00:09 +0000 http://blog.spaziogis.it/?p=4202#comment-8937 [...] Gli open data sono una opportunità per il Paese. Si tratta di crederci (la P.A. ci deve credere). Leggere in un recentissimo comunicato stampa che “Il nuovo Statuto del Comune si ispirerà ai principi della trasparenza e della partecipazione e su riconoscimento, tutela e valorizzazione dei beni comuni“, mi deve fare pensare che questa amministrazione ci vuole credere. Ma questo lo diranno i fatti. [...]

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Di: Gli open data come opportunità per il Paese | Open data in Italia | Scoop.it http://blog.spaziogis.it/2011/09/22/gli-open-data-come-opportunita-per-il-paese/comment-page-1/#comment-7026 Gli open data come opportunità per il Paese | Open data in Italia | Scoop.it Fri, 23 Sep 2011 10:31:36 +0000 http://blog.spaziogis.it/?p=4202#comment-7026 [...] Gli open data come opportunità per il Paese [...]

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Di: Gli open data come opportunità per il Paese | impresa | Scoop.it http://blog.spaziogis.it/2011/09/22/gli-open-data-come-opportunita-per-il-paese/comment-page-1/#comment-7023 Gli open data come opportunità per il Paese | impresa | Scoop.it Fri, 23 Sep 2011 08:56:49 +0000 http://blog.spaziogis.it/?p=4202#comment-7023 [...] Gli open data come opportunità per il Paese [...]

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Di: Pietro Blu Giandonato http://blog.spaziogis.it/2011/09/22/gli-open-data-come-opportunita-per-il-paese/comment-page-1/#comment-7008 Pietro Blu Giandonato Thu, 22 Sep 2011 16:28:43 +0000 http://blog.spaziogis.it/?p=4202#comment-7008 Gerlando, il sodalizio che c’è con inDiritto val bene un commento anche in barba alla FIPAV (chi non è TANTO stenterà a capire, ma meglio così ;) .

Le considerazioni che fai vanno sottolineate parola per parola, soprattutto perché tu stesso segui il lacunoso CAD e l’ancora più tormentata sua attuazione da tempo, e con occhi di avvocato, che son sempre più acuti di noialtri geomatici per quanto attenti alle leggi.

Il lavoro che tutti noi blogger e attivisti in svariati contesti stiamo conducendo ormai da tempo, sta portando piccoli e grandi successi alla causa degli open data. La vicenda legata al portale dei dati di Enel, che tu stesso citi, e raccontata brevemente da Napo sul suo blog lo dimostra ampiamente.

Oltre a noi, ci sono decine e decine di funzionari in gamba e attenti alle problematiche degli OD presenti in molte PA, molti dei quali ad esempio bazzicano la mailing list di Spaghetti Open Data.

La strada verso gli open data è lunga, ma noi e loro la stiamo percorrendo assieme, e non ho dubbi sarà solo questione di tempo prima che il Data Liberation Front vinca la battaglia…

Ad maiora!

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Di: Gerlando Gibilaro http://blog.spaziogis.it/2011/09/22/gli-open-data-come-opportunita-per-il-paese/comment-page-1/#comment-7007 Gerlando Gibilaro Thu, 22 Sep 2011 13:56:47 +0000 http://blog.spaziogis.it/?p=4202#comment-7007 Caro Pietro, come sai, non sono solito lasciare commenti ad un co-autore di TANTO.
L’occasione, il post e l’argomento trattato lo meritano davvero e ciò nella speranza – spero non vana – che si possa aprire in queste pagine un dibattito sul tema.
Nel farti i complimenti per l’articolo, mio malgrado, non è possibile non esprimere il malcontento verso le iniziative del legislatore che, sebbene facciano sperare in un barlume di innovazione (vera innovazione), di fatto mortificano gli obiettivi e gli scopi di una amministrazione che dovrebbe essere lungimirante, aperta e pronta a rilanciare l’iniziativa economica.
In particolar modo – non ci stancheremo mai di ripeterlo – non si può non stigmatizzare la frammentarietà sia delle iniziative legislative (CAD e quant’altro), sia delle concrete applicazioni pratiche.
Quale analisi è stata fatta sui dati in possesso della P.A.? Quali linee programmatiche sono state tracciate? Quali tempi/costi/obiettivi e monitoraggio degli stessi? Quale vincolatività di norme è stata posta?
Di fatto si va a tentoni il tutto coperto da iniziative: a volte demandate alle Regioni, altre date in esclusivo appalto a istituti e/o società, per così dire, parastatali.

Allo stato attuale credo che, più che parlare di open data, – concetto o neanche preso in considerazione, ovvero mal utilizzato nel linguaggio di un legislatore distratto ed incompetente – dovrebbe parlarsi di dati della P.A. In questo modo si dovrebbe cominciare a riflettere e capire di quale varietà e ricchezza stiamo parlando.
In verità credo che neanche la P.A. abbia idea di quali tipologie di dati sia in possesso.

La verità che in Italia la P.A. è sempre più spesso una palla al piede per le imprese.
Non voglio fare alcuna pubblicità, ma non è irrilevante che in questi giorni alcune aziende stiano ragionando in questa maniera.
Pietro, ancora grazie per il tuo articolo.

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