15 settembre, 2014 | di

Questo post non avrebbe bisogno di un testo o di un commento. E’ in fondo una comunicazione di servizio.

Le cose avvengono grazie al tempo che spendiamo per queste, alla crescita personale, all’evoluzione del contesto, agli incontri fatti, alla qualità delle persone. E questo è un anno che non dimenticherò.

Ringrazio l’Ing. Salvatore Cirone (dirigente dell’”Area 2 Interdipartimentale Sistemi Informativi Geografici, Infrastruttura Dati Territoriali Regionali e Cartografia”) e l’Ing. Agostino Cirasa (funzionario presso gli stessi uffici) per il dialogo di queste settimane e per l’immediata disponibilità all’autorizzazione, e Simone Cortesi che mi ha insegnato a passare la cera.

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I servizi WMS da sfruttare per il ricalco, e i relativi metadati, dovrebbero essere quelle elencati qui: http://goo.gl/Hefwor

Qui invece la copia della lettera di autorizzazione. Tutto questo si innesta in un percorso iniziato proprio con OpenStreetMap qualche anno fa, e che sarà probabilmente soltanto una delle tappe previste in termini di apertura dei dati geografici da parte della Regione Siciliana.

3 settembre, 2014 | di

Sei anni fa scrissi un post, prima di partire per una settimana di piacere a Linosa; stavolta questo paradiso terrestre mi ha ispirato un post di ritorno.

Lo spunto di partenza di oggi è lo stesso di allora: creare per il mio smartphone una copia della cartografia digitale dell’isola, in modo che sia disponibile anche offline, visto che in loco la connettività è scarsa.
Sono passati sei anni, un’enormità dal punto di vista tecnologico, e le modalità per farlo sono adesso davvero tante. Anche per questa ragione non parlerò di soluzioni, ma darò spazio a quello che è un vero e proprio scoop giornalistico: l’isola di Linosa deve essere spostata!

Scopro questa cosa incredibile il 18 agosto, data del mio arrivo sul posto. Nelle prime ore noleggio uno scooter, sistemo i bagagli in casa e subito voglio fare il punto mappa. Perché l’alloggio è in una zona per me nuova, perché voglio scegliere dove fare il primo bagno, perché mi voglio fare un’idea della viabilità, ecc.
Accendo il ricevitore GPS del mio smartphone, aspetto che venga calcolata la mia posizione, faccio partire la mia app e mi rendo subito conto di essere stato spostato a est di diverse decine di metri. Perché “carta canta”, non ci sono dubbi, e se il mio smartphone mi fa vedere il pallino in una certa posizione, sarà il mio maledetto telefonino “roottato” che funziona male. Ho pensato anche che il problema fosse della mia cartografia, ma avevo generato di proposito due basi offline, da due fonti diverse (Bing Maps di Microsoft e OpenStreetMap, e su entrambe riscontravo lo stesso problema.
Riavvio il telefonino, salgo sulla moto per fare un primo giro, arrivo sul lungo mare, rifaccio il test precedente e non cambia nulla.

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Preso dalla sconforto decido di fare una passeggiata e registrare un tracciato GPS, in modo che di ritorno a Palermo possa fare con calma un po’ di verifiche e capire che strani dati produce il mio cellulare (si usa più questa parola?). A registrazione terminata, voglio essere sicuro che tutto sia stato archiviato correttamente, apro la mia app di tracking in una zona coperta da connessione web e scopro che tutto sembra tornare a funzionare. Ma c’è una differenza, la mappa di base stavolta è quella del Geoportale della Regione Siciliana: che siano le altre basi il problema?

Ho potuto verificare la cosa, alcuni giorni fa, al ritorno da Linosa. Avevo infatti bisogno di una connessione e di un personal computer.
Ho creato una vista cartografica (leaflet.js + Plugins by Pavel Shramov + Leaflet.Sync) in cui mettere a confronto i tre layer cartografici citati, sui quali ho sovrapposto la registrazione del mio percorso GPS, che ho usato un po’ come cartina al tornasole.

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Come si vede dallo screenshot di sopra, la traccia GPS (in blu) è correttamente posizionata sul base della Regione Siciliana, mentre è spostata di diverse decine di metri a est su Bing Maps. E lo stesso (vedi sotto) vale per OpenStreetMap.
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Non poteva essere diversamente perché i dati OpenStreetMap derivano (almeno per la gran parte) probabilmente da un tracciamento sulla base Bing. La Microsoft infatti ha concesso da tempo il ricalco sul proprio layer satellitare per l’arricchimento del database OSM, ma qui purtroppo è entrato in gioco la propagazione dell’errore: la base Bing è (qui a Linosa) “registrata” male, e qualsiasi prodotto derivato erediterà questo problema.

La vista cartografica dinamica interattiva con cui potrete testare la cosa in autonomia è accessibile qui: http://tanto.github.io/spostalinosa/
Ho inserito anche un pinpoint fisso a centro mappa, in modo da fare anche confronti a occhio tra un elemento individuato sulle due tavole.

Non ho idea di come sia possibile che i dati della multinazionale contengano questo errore, ma di certo “c’è da spostare Linosa”. A chi mi posso rivolgere per segnalare la cosa?
I dati OpenStreetMap saranno corretti in pochissimo tempo, per quelli di Bing temo ci vorrà più tempo: che grande cosa che è la “mappa liberamente modificabile dell’intero pianeta“!

Ho fatto leggere il post in bozza a questa redazione e a qualche altro amico. Sono usciti molti spunti “vicini” al bel post di Sergio, di cui un po’ questo è un figlio casuale, e anche uno dei mille “casi d’uso”.
Voglio concludere proprio con tre elementi che ho raccolto:

  • la mappa non è il territorio (me l’ha detto tempo fa Franco Farinelli e me l’ha ripetuto in questi giorni napo);
  • la cartografia della PA italiana è spesso di alto livello, è una grande risorsa e bisogna liberarla. Alla mia regione chiedo di lavorare sul passaggio ad una licenza che consenta pienamente il riuso dei dati, dalla attuale CC BY-SA 3.0 IT a una CC BY 4.0;
  • in ultimo l’invito a non credere acriticamente né ai nostri strumenti, né ai dati a cui accediamo tramite questi, ad alzare la testa dallo smartphone e camminare un po’ più con lo sguardo aperto e rivolto in tutte le direzioni (lo so, lo so, si vede che è un’autocritica :) ).

NdR: questo di Linosa non è un caso unico e isolato. Sembra che anche Matera sia da spostare.

30 luglio, 2009 | di

Da ieri il S.I.T.R. Sicilia, “al fine di garantire la massima interoperabilità tra i sistemi”, ha pubblicato i primi servizi WMS:

  • Carta Tecnica Regionale scala 1:10.000 Raster
    • UTM WGS84 Fuso 33  http://88.53.214.52/arcgis/services/CTR_10000_Raster_f33/MapServer/WMSServer
    • Gauss Boaga Fuso Est http://88.53.214.52/arcgis/services/CTR_10000_Raster/MapServer/WMSServer
  • Ortofoto IT2000 scala nominale 1:10.000
    • UTM WGS84 Fuso 33 http://88.53.214.52/arcgis/services/OrtofotoIT_2000_f33/MapServer/WMSServer
    • Gauss Boaga Fuso Est http://88.53.214.52/arcgis/services/OrtofotoIT_2000/MapServer/WMSServer

Queste le capabilities dei 4 servizi:

E’ una bella notizia, e spero di vedere con il tempo altri layer di base; per gli operatori “locali” era un piccolo vuoto.

Ho fatto da subito un piccolo test – sfruttando OpenLayers – con i due layer pubblicati: qui il codice che potrete adattare alle vostre esigenze, e qui la demo.

Esempio di pubblicazione servizi WMS S.I.T.R. Sicilia

27 aprile, 2007 | di

Pubblico con piacere una notizia “locale”, inviatami dalla mia amica Valeria.

[...]L’immenso patrimonio di cartografie della Sicilia e di tutto il territorio nazionale in possesso dell’Istituto geografico militare è adesso a disposizione dei ricercatori dell’Università di Palermo, che se ne serviranno per importanti ricerche. Martedì scorso la firma dell’accordo di durata triennale tra l’ateneo e l’Istituto, che è stato costituito nel 1861 con l’Unità d’Italia (e in cui sono confluite le carte preesistenti del Regno sardo, di Napoli, e della Toscana) e che oggi è organo cartografico dello Stato con sofisticate apparecchiature di rilevamento satellitare e una vastissima banca dati. [...]
I primi risultati di questa collaborazione saranno la sottoscrizione di tre progetti con importanti ricadute sul territorio siciliano. Il primo, con il dipartimento di Scienze filologiche e linguistiche, permetterà di realizzare una mappatura geolinguistica nell’ambito dell’Atlante linguistico siciliano. In sostanza, sarà possibile realizzare “carte parlanti” su supporto cartaceo o su Internet, che racconteranno l’evoluzione della lingua italiana in Sicilia e del dialetto nelle ultime tre generazioni.
Gli altri due progetti, invece, saranno realizzati col dipartimento di Rappresentazione: utilizzando la rete di punti Gps dell’Istituto geografico militare e quelle di tutti gli altri enti in Sicilia (Regione, Comuni, Catasto), si intende realizzare un sistema informativo di tutta l’Isola, a servizio del territorio, una sorta di mappa “multistrato” che metta insieme tutte le informazioni. [...]


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