20 agosto, 2009 | di

Il titolo è buttato lì solo per fare audience, ma piegare bene una mappa non è cosa da poco.

Avete presente quei viaggi in macchina estivi, 40° all’ombra, 5 posti auto occupati, macchina piccola, tanta fame, tanto sale sul corpo? Cercate un luogo che vi sarà di sollievo e subito, voi grandi esperti cartografi, vi mettete a cercare quel famoso agriturismo su una mappa. Il bello è poco dopo, quando volete piegarla (sudata ormai anche lei) e volete farlo con cura, perché il viaggio è ancora lunga ed una mappa di carta è un oggetto prezioso: “la piego ioooo” la mappa, “ci penso ioooo” che faccio GIS, etc..

Io in queste circostanze, mi sono spesso sentito stupido. Raramente sono riuscito a piegare correttamente una carta che già aveva i segni di piega, figurarsi una carta stampata in casa ed ancora non piegata.

rubik_map

Ci viene in aiuto un godibile manuale di dominio pubblico dell’esercito degli Stati Uniti d’America: “Map reading and land navigation“.  L’appendice B si intitola “MAP FOLDING TECHNIQUES” e ci illustra tre tecniche che ci faranno ottenere sia la portabilità di una mappa  (riducendola di dimensioni), che l’usabilità della stessa (non sarà necessario aprirla interamente per leggerla). Qui sotto ne trovate illustrate due (classiche).

due tecniche per piegare una mappa

Il volume è acquistabile su Amazon, ed è leggibile liberamente in html e su Scribd (da cui potrete scaricarlo anche in  PDF).

via  Free Geography Tools

P.S. il cubo di Rubik (mia moglie che è cinefila dice alle volte “di Kubrik” ;-)   ) vettoriale con cui ho “composto” la prima immagine l’ho scaricato da deviantART.


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