All’inizio di novembre mi arrivo’ una comunicazione riguardante il rilascio di SpatiaLite per Android. Il mittente era Sandro Furieri, ben noto per essere il padre di SpatiaLite, nonché il presidente di GFOSS.
Era un periodo tutt’altro che ideale, stavo faticando a preparare la presentazione per il GFOSS day, che si sarebbe tenuto solo pochi giorni dopo.
Ma considerato che la mia presentazione avrebbe tentato di fare una sorta di cronologia del mercato mobile e il punto riguardo alla questione Android e GFOSS, non potevo ignorare una questione che ritengo cambierà le sorti dello spatial sul mobile. Quindi passai qualche notte a integrare SpatiaLite in Geopaparazzi.
Durante la presentazione che diedi alla conferenza:
mostrai solo una schermata nella quale Geopaparazzi dialogava con papà Furieri, chiedendogli delle trasformazioni di coordinate (si veda slide 50).
Ma da quel momento in poi non sono più riuscito a smettere di pensare al formato raster+vettoriale per lo scambio di dati fra sistemi operativi e dispositivi diversi.
Con SpatiaLite sarebbe stato finalmente possibile visualizzare nelle mappe di Geopaparazzi non solo punti e linee semplici, ma anche poligoni e grandi set di dati. Gli indici spaziali sarebbero stati d’aiuto, ne ero sicuro.
Quindi iniziammo ad implementare un nuovo piano in Geopaparazzi: il piano dei dati di tipo SpatiaLite.
E i primi risultati, usando i dati del progetto Natural Earth erano promettenti:
In itinere producemmo anche un breve tutorial per sviluppatori che volessero cimentarsi. Lo potete trovare qui.
Testammo la nuova versione su diversi dispositivi e in campo per un lavoro nelle paludi finlandesi, mentre validavamo i limiti dei bacini estratti durante le analisi idrolo-geomorfologiche. E visto che funziono’ cosi’ bene, decidemmo di rilasciare la versione, anche se non la si può ancora definire ottimizzata.
La seguente schermata mostra la sovrapposizione di una mappa di orienteering finlandese con i risultati delle analisi idrologiche: i limiti del bacino e i corsi d’acqua vecchi, nuovi e quelli estratti:
Avete notato la nuova icona sotto le icone di zoom? Quello e’ il pulsante per interrogare i dati. E’ possibile tracciare un rettangolo con le dita e l’applicazione mostra gli attributi degli oggetti compresi:
Questo ovviamente apre un nuovo mondo per Geopaparazzi ma in generale per lo sviluppo mobile geospaziale.
Un ringraziamento speciale va a Sandro per l’aiuto con l’ottimizzazione delle query spaziali e il supporto nello sviluppo praticamente in tempo reale.
Questa indubbiamente e’ la novità maggiore di Geopaparazzi 3.4.0, ma in realtà ve ne e’ una seconda abbastanza importante. In questa release e’ supportata anche la lettura di tag RFID via tecnologia NFC oppure bluetooth. La funzionalità e’ stata esposta all’utente all’interno delle schede personalizzate:
E’ possibile inserire nelle schede un pulsante per la lettura del tag. Premendo il pulsante, si apre la schermata di scansione:
E’ possibile leggere i tag RFID sia attraverso la funzionalità NFC del dispositivo, ma anche attraverso antenne esterne collegate via bluetooth.
Una volta che l’id del tag e’ stato letto, il campo della scheda verrà compilato.
Una nota dolente dell’aggiunta di Spatialite deriva dal fatto che il pacchetto Geopaparazzi cresce da meno di 2 megabyte a più o meno 9 megabyte. Non abbiamo dubbi riguardo al fatto che tutti gli utenti saranno comunque contenti, vista la fantastica aggiunta.
Credo sia tutto per questa release. Speriamo possiate apprezzarla!
E’ possibile scaricare Geopaparazzi da:
la documentazione utente per questa versione e’ disponibile nel WIKI del sito principale.
I contenuti potrebbero non essere più adeguati ai tempi!
By Andrea Antonello on dic 12, 2012
Mi ero dimenticato di un piccolo particolare… come fare a caricare i dati?
Trovate una piccola guida qui: http://code.google.com/p/geopaparazzi/wiki/Spatialite3